Leggi l’articolo precedente: Mafia Nigeriana/5 – Il traffico di essere umani

L’Italia è interessata al narcotraffico sia direttamente, sia quale snodo per altri Stati europei. I gruppi africani investono nella droga parte dei proventi della tratta e della prostituzione, sfruttando la fitta rete intercontinentale nigeriana al fine di selezionare corrieri di varia nazionalità e provenienza (anche tra microcriminali delle diverse realtà ospiti) e mantenere rapporti efficaci con omologhi sodalizi sudamericani ed asiatici.

Essi, inoltre, utilizzano opportunisticamente canali e strutture dedite anche ad altri servizi criminali, così rendendo il proprio profilo interoperativo ed assicurando un costante incremento del bacino d’utenze e delle risorse disponibili.

Anche in Italia viene adottato il sistema “a grappolo” e “della formica”, che coinvolge un gran numero di corrieri incaricati di trasportare quantità relativamente piccole. Peraltro questi ultimi, spesso “ingoiatori” di ovuli (che contengono la droga) o occidentali incensurati (meno soggetti a controlli), utilizzano differenziate rotte d’ingresso (aeree, marittime e terrestri).

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